mercoledì 31 maggio 2017

Transfer fatto

Tanta tanta ansia. Alle 10:30, visto che ancora non mi chiamavano, io e mio marito siamo partiti per andare lì. Avevo il terrore che si fossero dimenticati. Mio marito è stato dolcissimo: è andato al lavoro più tardi per stare con me.    Siamo arrivati alle 11:30, proprio mentre mi chiamavano. Appuntamento alle 13:30.
Mentre ero sulla sedia a rotelle, in attesa di entrare in sala operatoria, mi è presa una grandissima agitazione, con batticuore annesso. Tanto che ho dovuto cercate di rilassarmi con la respirazione. Poi, ho fissato tutto il tempo il monitor e sono riuscita a intravedere due volte qualcosa che si muoveva sullo schermo verso il mio utero. Forse la prima volta il catetere e il secondo la blastocisti? Che emozione! 


Al termine, per fortuna la dottoressa ci ha detto che potevamo restare sdraiate tutto il tempo che volevamo, non solo i canonici 15 minuti che il centro ci concede. Cosa che abbiamo accolto tutte con entusiasmo. Io sono rimasta sdraiata con le gambe piegate un'ora, e sono stata comunque lì sul lettino altri tre quarti d'ora.
Con le altre ragazze abbiamo fatto amicizia. Si crea sempre quella bella sensazione di supporto e complicità.
C'era una ragazza che, poverina, era a prezzi, perché le avevano detto che il suo embrione era a rischio di malformazioni genetiche. A un certo punto mi ha detto che io le avevo trasmesso un sacco di ottimismo, cosa che mi ha fatto immenso piacere, mi sono sentita oserei dire "realizzata".
Sono tornata a casa più carica ed entusiasta di prima, addirittura felice, e prendo queste sensazioni come positive.
Ora vorrei stare a riposo assoluto fino a domenica.

Nessun commento:

Posta un commento