Chi sono

Sono una mamma nel cuore, direbbe qualcuno, ma io preferisco non definirmi così. Così come non sopporto gli auguri per la festa della mamma, il giorno più triste dell'anno, fatti "perché in fondo noi stiamo già mamme". Io non mi sento mamma perché non ho nessun bambino. Né non posso capire quell'amore che dicono sia l'amore più grande.

Sono una donna in cerca di un bimbo da tanti anni, troppi. E che, quasi da altrettanto tempo, vive nel mondo della procreazione medicalmente assistita.

Dicono gli psicologi che una donna infertile provi un sentimento simile a un lutto. Io non credo sia proprio così, perché un lutto lo si elabora. In questo mondo, invece, non si può. Si vive in un limbo in cui speranza e fiducia nella scienza si alternano a continue delusioni. Anzi non un limbo, questo mondo è più simile a un purgatorio dove, con trattamenti pesanti e, soprattutto, tanta sofferenza psicologica, si espiano chissà quali colpe nell'attesa di un paradiso che forse non arriverà mai.

Nessun commento:

Posta un commento