giovedì 27 luglio 2017

Altri medici, altri pareri

Ieri mi ha chiamato una mia amica per consigliarmi un medico omeopata e naturopata. Ha detto che una sua conoscente, dopo anni che cercava un bimbo (senza pma) è andata da lui e lui le ha detto che aveva una "candida molecolare", le ha fatto fare una dieta (togliendo tutti i lieviti e i dolci) e lei dopo due mesi è rimasta incinta. Sarà stato un caso?
Sembra che questo medico sia molto bravo, però c'è da dire che questa ragazza non era seguita in nessun centro pma. Forse in tal caso avesse risolto lo stesso.
Mi è venuto il dubbio se buttare i soldi e sentire anche il suo parere, però poi, leggendo i vari commenti nei gruppi, ho pensato che forse è più utile, se proprio voglio sentire un altro parere, andare in un centro per la poliabortività.
Io direi che sono i sogni a tenerci in vita e la possibilità di realizzarli è la nostra forza vitale, il motivo per cui al mattino trovare forza per alzarci e vivere ogni giorno con la sensazione che proprio oggi il sogno si realizzerà, che oggi faremo un piccolo passo verso la sua realizzazione, che oggi finalmente ci sentiremo realizzati, e guarderemo alle fatiche affrontate felici di avercela fatta.
A volte ci convincono che i sogni sono irrealizzabili, da non perseguire se si vogliono evitare delusioni ma soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire. 
P.Coelho

martedì 25 luglio 2017

Lo spauracchio dell'endometriosi

Sono un po' di giorni che non scrivo. Non ci sono novità eppure la mia mente va sempre lì. Questa volta non riesco proprio a staccare la spina. Forse con le prossime vacanze...
Navigo ogni giorno nei gruppi con grande foga di apprendere. Ho trovato un'altra cosa interessante: l'endometrite, questa sconosciuta. Le "colleghe" dicono non sia vero che è rilevabile dal tampone e che un modo per individuarla è la ricerca, nella biopsia, delle "plasmacellule" (cd 138?). Una cosa che sembra facciano in pochi.
Un'altro dubbio che mi è venuto è sull'endometriosi. Il dubbio nasce dal fatto che ho il marcatore tumurale CA125 attvo. Ho scoperto questa cosa quattro anni fa, quando ho iniziato la ricerca e da allora ho ripetuto più volte l'esame, a distanza di anni, ed è sempre attivo, non si sa perché. Questo marcatore in genere indica endometriosi (ma non è detto, si attiva anche con fibromi, cisti, ecc.). Oddio, non è che il valore sia poi così alto: intorno ai 30-35 quando il valore di riferimento è minore di 25 (in un altro laboratorio, con valori normali inferiori a 38 risultava 48). Senza grosse variazioni negli anni, che credo sia la cosa più importante.

martedì 18 luglio 2017

Nuovo consulto per scongelamento

Ecco il resoconto del mio lunghissimo colloquio di ieri.
La ginecologa ha ribadito che l'unica cosa che ha senso fare a questo punto è uno screening preimpianto. Però mi ha anche sconsigliato di farlo adesso sulle blastocisti rimanenti, come avrei voluto io, perché bisognerebbe scongelarle, prelevarne un pezzettino e poi congelarle nuovamente. Di certo non una passeggiata di salute per le poverine.
Quindi faremo altri due transfer (due blastine alla volta) e poi, se purtroppo non ci sarà nessuna gravidanza, al prossimo tentativo pianificheremo lo screening dall'inizio, quindi sugli embrioncini da freschi, come del resto avevamo già stabilito da due colloqui fa. Ma nel frattempo ci porteremo avanti e cominceremo a fare il cariotipo (gli esami genetici su di noi).
Ma, siccome io sono ansiosa e disperata, non posso fare tranquilla ulteriori transfer senza muovere un dito per migliorare le cose. Così le ho chiesto cosa ne pensa della tecnica Pipelle.

venerdì 14 luglio 2017

Cause dei mancati impianti ricorrenti

Questo articolo è molto interessante: Cause di fallimenti ricorrenti nell'impianto
Riassumendo (solo ciò che mi interessa personalmente):
Il primo elemento riconosciuto e affermato che influisce sul fallimento è l’età della donna. Nelle tecniche di procreazione assistita, il tasso di gravidanza non arriva al 15% dopo i 40 anni. Il tempo, infatti, gioca un ruolo negativo, determinando un danno a carico del DNA ovocitario, ovvero un cambiamento irreversibile nella capacità biologica di produrre ovociti di “buona qualità”. Di conseguenza, il rischio è quello di sviluppare embrioni con anomalie genetiche tali da bloccarne lo sviluppo.
Le alterazioni a carico dell'utero rappresentano, invece, il 10% dei motivi di insuccesso (malformazioni, fibromi, polipi, aderenze). Anche l'endometrite, infiammazione dell’endometrio, può rappresentare un ostacolo a una futura gravidanza.
È stato dimostrato che il deficit di progesterone nella fase post-ovulatoria può essere responsabile del mancato impianto.
Frequenti sono le cause immunologiche, ovvero situazioni dove il sistema immunitario della donna interferisce con l’impianto o con il regolare sviluppo del feto riconoscendolo come “corpo estraneo”.
Non rare sono le cause genetiche, alterazioni nel DNA della coppia, responsabili del 3-5% degli insuccessi per mancato impianto dell’embrione o per successivi aborti spontanei. Fanno parte di tali cause anche le anomalie ereditarie materne di alcuni fattori della coagulazione. Si parla, inoltre, di incompatibilità genetica di coppia, quando entrambi i soggetti presentano una mutazione a carico del gene HLA-G.
Un’alta percentuale di spermatozoi con anomalie morfologiche è associata a un basso tasso di riuscita delle fecondazioni in vitro.

giovedì 13 luglio 2017

Beta negative

Velo che scende e copre tutte le speranze.
È strano come dopo ogni fallimento la disperazione lasci sempre più il passo alla rassegnazione.😓
Ma non ce la faccio ad accettarlo. Proprio no. Ci sono ancora tante cose da fare, tante cose da provare, pochi minuti in realtà prima che l'orologio dell'età suoni il suo ultimo rintocco e avvenga quel fatidico momento in cui bisogna arrendersi e cambiare strada.🤔
Dopo quattro mancati impianti di blastocisti buone od ottime si può parlare ancora di sfortuna?
Ho passato ogni secondo a pensare, chiedere nei gruppi, organizzare il prossimo colloquio al centro.
Prima di tutto diagnosi preimpianto. Subito, sulle blastocisti congelate che ancora ci restano.😓
Poi vorrei proporre il metodo Pipelle: una lesione all'endometrio che alcuni dicono raddoppi le percentuali di gravidanza (non si sa perché) e, visto che per farlo dovrei sottopormi ancora alla "tortura" dell'isteroscopia, vorrei rifare la biopsia endometriale con endometriocoltura ed ERA test (queste due cose me le hanno suggerite ma devo ancora approfondirle).🤔
E poi tante, tantissime domande, che ho scritto e voglio porre alla dottoressa.

martedì 11 luglio 2017

Questo risultato non s'ha da sapere

Stamattina ho fatto le beta. Come al solito ho chiesto che fossero pronte in giornata, cosa che mi è stata confermata anche dal foglio per il ritiro. Pronte per le 15, ma io avrei aspettato la sera per leggerle con mio marito.
Finalmente lui arriva a casa e io, che ormai sono in preda all'ansia, comincio ad aprire il sito già quando lo sento entrare nell'autorimessa.
Il fatto è che la mia utenza o la mia password non vengono riconosciute. Eppure sono certa che sono giuste: per sicurezza stamattina me le sono fatta stampare dal laboratorio.
Prova anche mio marito dal suo smartphone, provo pure dal pc, proviamo con tutti i browser. C'è sicuramente un malfunzionamento, che sfiga!
Cerco un numero di telefono. Sono quasi le 20:30 ma, incredibilmente, qualcuno risponde. Neanche il sistema della tizia al telefono riconosce il mio nominativo, maledizione!
Alla fine scopro che il laboratorio non è quello. 🤐
Il sito web è diverso per una lettera. 🤐🤐

Ancora sullo screening genetico preimpianto

Questa mattina ho fatto l'esame delle beta hcg, ma attendo di essere con mio marito per vedere con lui il risultato.
Prima di avere la mente ottenebrata dal risultato però (sia che sia positivo, sia che sia negativo), come anticipato qualche giorno fa, volevo parlare del piano B.
Il giorno del transfer ho fatto amicizia con una ragazza che mi ha mandato il link di un articolo di giornale che parlava di una clinica di Roma che garantisce la massima percentuale di successo (ben il 70% con una sola blastocisti): Fecondazione in vitro, massima percentuale di successo con le nuove tecniche genetiche e eterologa in Italia.

lunedì 10 luglio 2017

Post-transfer in vacanza

Vacanze finite, purtroppo, ed eccomi qui a raccontare come è andata.
Il post-transfer è scorso via senza fanta-sintomi e senza assillazioni e, paradossalmente, mi sono chiesta spesso, come ho potuto pensare che stare ferma a letto avrebbe giovato all'impianto.
Ho camminato tanto, ma tanto. Solitamente facevo un'ora al mattino e un'ora alla sera, con i piedi a mollo, respirato salsedine e preso il sole nelle ore migliori. Ho rischiato anche a bagnarmi, ma non eccessivamente. Va bene che il mare stanca, ma io e Benci eravamo così stanchi che a volte la sera non avevamo voglia di uscire e ci chiedevamo quanto fossimo invecchiati.
E così, questa volta, il tempo è passato senza troppe ansie. Certo non passava giorno che io non contassi a che giorno "pt" stessi e la mattina prendevo la temperatura basale e questa era sufficiente (e infatti non ho avuto perditine) e ciò mi tranquillizzava.
Oggi sono al 9pt (corrispondente al 28-mo giorno del ciclo virtuale) e domani andrò a fare le beta. Il giorno 11, perché è il mio numero fortunato.

martedì 4 luglio 2017

Il mio terzo transfer

Scrivo, finalmente, dopo il transfer di sabato 1 luglio. Transfer e, soprattutto, post-transfer atipici, all'insegna del "se deve andare va".
Prima cosa, il monitor dell'ecografia non si vedeva bene e la dottoressa ha chiesto più volte all'infermiera di sistemarlo, ma lei non ci è riuscita, quindi chissà se il transfer è stato realmente fatto sotto giuda ecografica!
Torno a casa, esco, mi sento stanca, sarà lo stress della giornata, ma faccio tardi per fare le valigie.