Questa mattina ho fatto l'esame delle beta hcg, ma attendo di essere con mio marito per vedere con lui il risultato.
Prima di avere la mente ottenebrata dal risultato però (sia che sia positivo, sia che sia negativo), come anticipato qualche giorno fa, volevo parlare del piano B.
Il giorno del transfer ho fatto amicizia con una ragazza che mi ha mandato il link di un articolo di giornale che parlava di una clinica di Roma che garantisce la massima percentuale di successo (ben il 70% con una sola blastocisti): Fecondazione in vitro, massima percentuale di successo con le nuove tecniche genetiche e eterologa in Italia.
Visto che l'European Hospital è privato, mi sono chiesta quale altro centro praticasse questa nuova tecnica e ho trovato il laboratorio Genoma, lo stesso di cui parlavo qualche post fa: GENOMA introduce la tecnica Next Generation Sequencing (NGS) nella diagnosi preimpianto delle malattie genetiche e delle aneuploidie cromosomiche.
Allora ho capito che l'articolo che avevo trovato sullo studio sull'efficacia della PGS doveva essere vecchio, ma per togliermi ogni dubbio ho scirtto al Genoma. Ebbene, il medico mi ha risposto che ovviamente lo studio è stato completato da molto tempo, ma <<la PGS ormai è stata inserita dal nostro centro come opzione gratuita in tutti i trattamenti di PMA>>.
Quindi il Genoma non è solo laboratorio, ma anche centro PMA? E quanto mi costerebbe fare il prossimo tentativo con loro? Meno di una icsi fatta al San Raffaele? E se invece volessi fare il nuovo screening? E questo nuovo screening lo faranno anche al San Raffaele?
Tanti sono i dubbi, tante le domande da porre sia alla Dott.ssa Potenza che ai referenti del laboratorio Genoma, ma per ora ho rimandato a dopo le beta ed eventuale fallimento.
Nessun commento:
Posta un commento