mercoledì 13 dicembre 2017

Visita dalla super-ginecologa

Lunedì ho finalmente consultato la dottoressa super-cara (e si spera si confermi super-brava).

Sono stata molto brava e le ho preparato un riassunto di tutto quello che ho fatto (era già pronto su questo blog   ) e la raccolta, cronologicamente ordinata in portalistini, di tutti gli esami svolti in questi anni da me e mio marito, più tutto ciò che ci hanno rilasciato nei tentativi di pma (ne sono serviti quattro di portalistini per raccogliere tutto).

La dottoressa continuava a ripetere "c'è qualcosa che non mi torna" (chissà a cosa si riferiva).

Quando ha letto del deltacortene, mi ha chiesto perché me l'avessero fatto assumere. Mi ha detto che non serve per la tiroidite in sé, ma perché quando si ha la tiroidite di Hashimoto è più probabile che si abbia anche qualche altro problema immunitario (questa cosa l'avevo già letta su internet), quindi dopo mi ha segnato tutta  una serie di esami immunitari (perfetto: io glieli volevo proprio chiedere).

Dopo aver letto il riassunto è voluta partire col vedere i documenti dell'ultimo tentativo, l'unico col positivo. Innanzitutto l'andamento delle beta, che anche a lei fa sospettare un'extrauterina (indipendentemente dall'assunzione di eparina che, lei dice, non può aver influenzato l'andamento). Poi ha guardato il referto e l'ecografia che mi ha effettuato il ginecologo super-caro (che lei mi è sembrato conoscesse, così come mi è sembrato conoscesse l'ematologa) e, in quella zona in cui lui ha visto qualcosa, anche lei, quando dopo mi ha fatto l'ecografia, ha scorto una specie di aderenza. Così mi ha detto di effettuare un'isterosalpingografia, per controllare che le tube siano ancora a posto.

Dopo ha guardato con attenzione anche i referti degli altri tentativi con icsi. Riguardo al solito spotting pre-ciclo mi ha detto che io "mi sono fissata" col progesterone, ma il progesterone va bene e potrebbe, invece, essere un calo di estrogeni. E infatti l'unica volta che ho dosato l'estradiolo nel post-transfer sembra avvalorare questa tesi.

Tra l'altro, mi ha detto che la diagnosi di insufficienza luteale, che mi ha aveva fatto il ginecologo esperto in naprotecnologia, è una cosa vecchia, che si faceva tanti anni fa. Sono sempre più delusa da quel ginecologo mangia-soldi. :-(

Guardando tutti gli esami che ho fatto, ha poi ha notato questa cosa del marcatore CA-125 positivo. Le ho detto che l'ho ripetuto più volte ed è sempre positivo e che sono stata in un centro specializzato in endometriosi dove mi hanno detto "Ma che sei venuta a fare!". Lei mi ha detto che comunque significa che c'è un'infiammazione. Le ho chiesto se non potesse dipendere dal colon irritabile (come mi aveva detto l'ematologa) e lei mi ha detto che potrebbe essere così, ma potrebbe anche essere il contrario, cioè che il colon irritabile è provocato dall'endometriosi.

Quando mi ha fatto l'ecografia si è insospettita ancora di più perché, se ho capito bene il referto, le sembra che ci possa essere qualcosa, tipo aderenza, a livello del miometrio.
Quindi si riaffaccia ancora una volta questo sospetto, nonostante il parere della specialista e la totale assenza di cicli dolorosi?

La ginecologa ha detto che dovrei fare una risonanza magnetica e anche una isteroscopia con endometriocoltura, che mi farebbe lei stessa. Ma non subito: pensava di farmi fare queste cose in un eventuale prossimo tentativo e ora fare solamente una terapia "di raffreddamento", prima del transfer, per togliere l'infiammazione.

Le ho detto che mia madre ha un problema di iperinsulinemia e mi ha detto che sospetta che cel'abbia anch'io. Io le ho detto che avevo già fatto la curva glicemica, perché in passato avevano sospettato che avessi la policistosi ovarica, ma era risultato tutto a posto, sia la curva, sia l'ecografia e sia le analisi ormonali. Lei mi ha detto che non è detto che chi ha la policistosi ovarica abbia queste cose sballate. Potrei avere solo la curva dell'insulina che non va. Quindi mi ha dato da rifare la curva glicemica ma questa volta misurando anche l'insulina.

E poi, e qui sono rimasta molto perplessa, mi ha scritto nel referto dell'ecografia che ho le ovaie multifollicolari. Ma come, non le ha mai viste nessuno e lei le ha viste dunque? E pochi giorni prima del ciclo per giunta?

Infine mi ha fatto la flussimetria delle arterie uterine, che da tempo volevo fare, ma che non ha evidenziato nulla di anomalo.

L'opinione che mi sono fatta di questa ginecologa è che abbia un approccio volto ad approfondire tutto per scovare questa maledetta causa di infertilità ed è proprio quello che ho sempre ricercato in tutti i medici, al contrario, che si sono sempre dimostrati molto carenti da questo punto di vista, dediti solo a seguire un approccio standard, valido per la maggioranza dei casi.

Sono d'accordo che gli esami sono costosi, sia per noi che per il sistema sanitario, ma che senso ha continuare a fare tentativi senza capire la causa del problema?

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