lunedì 19 marzo 2018

Endometrite cronica

La ginecologa mi ha telefonato con il referto delle analisi: endometrite cronica.

Non si è visto, come mi sarei aspettata, dall'endometriocoltura, bensì dalla biopsia si sono viste le cosiddette "plasmacellule", oltre ad essere presente un fattore immunitario.

Visto che ho fatto la biopsia endometriale altre due volte e non c'era alcun cenno di questa endometrite, la domanda nasce spontanea: ma mi è venuta adesso? O chissà da quanto me la porto dietro?

Credo più la seconda, per la verità. Perché, se ho capito bene, la ricerca delle plasmacellule al non la fanno di default.

E poi i sintomi, ammesso che siano provocati dall'endometrite, me li porto dietro da una vita. Soprattutto lo spotting, comparso una ventina d'anni fa. Potrebbe essere un ricordo distorto, ma mi sembra che avevo poco meno di vent'anni quando ho avuto una infezione batterica vaginale (forse la clamidia) che mi sono trascinata per un mesetto. Forse era risalita nell'utero. Chissà.

Questa ipotesi mi da speranza perché mi sembra un motivo un po' più grave di infertilità. Forse curando l'endometrite potrò finalmente rimanere incinta.

Dovrò fare una cura con antibiotici ed antinfiammatori prima e poi con cortisone. Il tutto per quattordici giorni. E dopo almeno altri dieci giorni controllare che non ci sia ancora.

Non so se essere felice nella speranza di aver trovato la risoluzione o essere arrabbiata perché sono passati quattro anni di pma da sine causa e di continue richieste di indagini, prima di incontrare una dottoressa che finalmente indagasse, trovandomi un sacco di problemi.

Nessun commento:

Posta un commento