giovedì 17 agosto 2017

Cronaca di un'ordinaria vacanza

Rieccomi qua. Le vacanze sono finite, purtroppo, e sono pronta a rimettermi in marcia. Ho già scritto alla dottoressa che mi deve fare la tecnica Pipelle, però un'email automatica mi ha avvisata che ritornerà il 21 agosto. Poco male: il ciclo mi è ritardato un paio di giorni, quindi dovrei fare tranquillamente in tempo.
Il mio ciclo, a proposito, questo mese ha fatto un po' i capricci: spotting cominciato dal 21-mo giorno, quel tanto da rompere le scatole al mare, e poi due giorni di ritardo per farmi sperare in un miracolo, e se non ho buttato i soldi per un test è stato solo perché a Ferragosto la farmacia era chiusa.
Durante i primi giorni delle vacanze, comunque, il mio pensiero è stato sempre lì, anche perché dovevo decidere se andare a quell'appuntamento con la dottoressa esperta in poliabortività a Roma. Alla fine l'ho annullato, perché ho avuto il nominativo di un'altra dottoressa qui a Milano. Per la verità questa dottoressa costa un'occhio della testa, però oltre al fatto che sta a Milano, dicono che sia molto brava e ti segua per tutto il percorso. Le ho scritto e mi risponderà a settembre, quando rientrerà dalle ferie.
E poi niente, sono stata assorbita dalle vacanze e, purtroppo, anche da qualche problema personale, così sono riuscita a staccare la spina per un po' di giorni. Anche se il mare poco profondo di questo posto lo rende il luogo ideale per le vacanze delle famiglie, tanto che qui l'età media, secondo me, è più bassa che nell'Africa subsahariana. E io ogni hanno, guardando la processione di carrozzine sul lungomare mi ritrovo a porre a mio marito la solita domanda: <<Ma secondo te quando torneremo il prossimo anno avremo anche noi un bambino, almeno nella pancia?>> e lui mi risponde al solito modo: <<Ma certo, da qui a un anno ci riusciremo sicuramente>>.
Ma quest'anno no, questa domanda l'ho evitata. Sarà che mi sto abituando anche a questo, o sarà che quest'anno sono sicura che ho avuto almeno una blastocisti nella pancia. Come a dire: <<Ti ho fregato, maledetta>>, quasi per dispetto. A chi ho fatto questo stupido dispetto poi non lo so. Forse alla spiaggia? O a questa vita beffarda?

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