lunedì 4 marzo 2019

Niente maternità flessibile

Speravo di poter andare in maternità obbligatoria per quattro mesi dopo il parto e invece no.

Tutto è cominciato da un avviso sull'agenda elettronica: "tra un mese scadono i termini per presentare la domanda". Bene, cosa devo fare?

Così scopro che c'è una vera e propria trafila: bisogna andare da un ginecologo del Servizio Sanitario Nazionale  (la mia non va bene) che rilascerà un certificato medico dichiarante che non sussistono impedimenti ad andare in maternità un mese dopo. Bisogna poi inviare questo certificato alla propria azienda che provvederà a prendere un appuntamento con il medico del lavoro che dovrà fare la stessa dichiarazione.

I tempi sono strettissimi e passo mezza giornata prima di trovare un posto in tempi ravvicinati, lontano ma non lontanissimo, per una visita con un medico del SSN.

Tutto risolto allora? Sembra di sì ma la domanda sorge spontanea: "Mi daranno l'autorizzazione?".

Così, prima di tutto, decido di contattare la mia ginecologa per capire cosa ne pensa lei. E lei è esitante: ci sono queste contrazioni. Adesso il collo dell'utero è ancora lungo ma più avanti chissà. Si potrebbe aspettare ancora e vedere come va prima di decidere ma non ci sarebbe più tempo per la trafila.

D'accordo, se c'è il minimo dubbio preferisco stare a casa per sicurezza e pazienza se avrò un mese in meno da dedicare al mio cucciolo.

Vorrà dire che ne approfitterò per leggere molto, fare corsi e seguire seminari per donne in gravidanza. E poi magari costruire le giostrine montessoriane. Basta che non mi impigrisca sopra al divano.

D'altronde mi rendo conto che mi sta tornando anche la stanchezza, quindi in fondo ho bisogno di un po' di riposo.

1 commento:

  1. Interessante.Ogni giorno crescono i numeri di copie che hanno difficoltà di avere propri figli. Inizia la tua avventura di genitorialità! Consiglio di visionare il canale canale YouTube . Buona visione

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