Nell'universo come è in realtà (e non come voi credete che sia) "avere" non produce "essere". E' esattamente il contrario.
Prima devi essere felice (o saggio, compassionevole, innamorato ecc.), poi da quella modalità dell' essere inizi a fare delle cose, e presto scopri che ciò che fai finisce per portarti le cose che hai sempre voluto avere.
Il modo per iniziare questo processo creativo è quello di esaminare ciò che vuoi avere, chiedendoti come saresti se avessi quelle cose. Quando l'hai capito, ti basta essere in quel modo.
In questo modo userai il paradigma "Essere-Fare Avere" nel modo giusto, lavorando con il potere creativo dell' universo, e non più contro di esso.
Ecco un modo breve di enunciare questo principio: nella vita, non devi fare nulla. Si tratta soltanto di essere.
Per essere felici bisogna iniziare essendo felici. Decidere in anticipo ciò che scegli di essere ne produce l'esperienza. La felicità è uno stato mentale. E come ogni stato mentale si riproduce in forma fisica.
Agisci come se avvessi già ciò che desideri, e lo otterrai nella tua vita. Se agisci come la persona che vorresti essere, lo diventerai.
La Legge di Natura richiede però che il corpo, la mente e lo spirito siano uniti in parola, pensiero e azione perché il processo creativo possa funzionare.
Non puoi ingannare la tua mente. Se non sei sincero, la tua mente lo sa, e non può aiutarti a creare ciò che vuoi. Una volta che hai un nuovo pensiero su una cosa, la stai già trasformando in un aspetto permanente del tuo essere.
L'universo,a differenza delle persone, non si lascia mai ingannare. Qualunque cosa fai, falla sinceramente, eliminando l'idea del guadagno personale, altrimenti il beneficio delle tue azioni va perduto.
Se utilizzi il dare come espediente, una manipolazione per ottenere qualcosa, la tua mente lo sa. Le dai un segnale dicendo che "non hai la cosa che vorresti". Ora, poiché L' universo non è altro che una grande fotocopiatrice, una macchina che riproduce i tuoi pensieri in forma fisica, quella sarà la tua esperienza.
Ricorda, ciò che sei, crei.
Neale Donald Walsch – Conversazioni con Dio – Libro terzo
